Click 65 – I guadagni in borsa

  • 9 Giugno 2019

Anche il fine settimana appena trascorso me lo sono passato in giro, a trovare amici, insegnanti e studenti. E ho fatto circa un migliaio di chilometri, questa volta in automobile. La prossima settimana li farò in aereo, e quella dopo ancora in treno. Be’, bisogna variare un po’…

Tanti chilometri, si pensa a tante cose; qualche momento non si pensa a nulla, si guardano le automobili, poi si pensa al traffico…

Ma ovviamente si guarda anche come guidano gli altri, per prevedere le mosse delle altre automobili. Ne sentiamo tante, a proposito di automobili che si guidano da sole, e ci permetterebbero di riposare ed arrivare a destinazione senza alcuna fatica. Ma il vantaggio più grande è sicuramente che se le automobili si guidano da sole, possono anche comunicare con una centrale che “suggerisce” la velocità da tenere, in modo che in un’autostrada a due corsie vengono decise due velocità standard (che possono anche variare nei vari momenti della giornata), e tutte le automobili tengono a grosso modo una delle due velocità: così non ci saranno accelerazioni o rallentamenti notevoli, e i consumi di carburante caleranno notevolmente.

In attesa di queste invenzioni, ho notato che anche nell’autostrada a quattro corsie, nei momenti nei quali non ci sono camion, c’è chi continua a guidare nella terza corsia, costringendo tanti automobilisti ad accalcarsi dietro, in terza e quarta corsia, forzati a frenare e poi sorpassare con distanze di sicurezza ridotte al minimo. Io me ne stavo tranquillo nella prima corsia, con poche incursioni nella seconda, alla velocità consentita in autostrada: è lecito secondo il codice della strada “sorpassare” a destra, in una corsia che si sta già percorrendo, se qualcun altro non se ne sta nella corsia più a destra.

Ma ho pensato a questo: in fin dei conti, quando allargano un’autostrada (ad esempio come stanno facendo adesso per il tratto Venezia-Trieste), non è che aggiungono la terza corsia, che andrebbe aggiunta a sinistra, ma ne aggiungono una a destra, e quindi aggiungono quella che diventerà la prima corsia. So, non è tanto sensato come spiegazione del fatto che nessuno guida a destra, ma… i chilometri sono tanti, e qualche stupidata può passare per la testa.

Invece ho pensato che c’è un metodo per allargare lo spazio per gli automobilisti senza alcuna spesa. Basta che se abbiamo un’autostrada a due corsie, per un’ora ne chiudiamo una: da due a una, il calo del numero di corsie è del 50%. Dopo un’ora, viene riaperta anche la seconda corsia: da una a due, l’aumento di corsie è del 100%. Ecco dimostrato che con un’operazione logica e senza spreco di soldi abbiamo avuto un calo del 50% e un aumento del 100%, con un guadagno netto del 50%.

Forse non funziona proprio così, ma tante volte vi sentiamo dire che un’azione è prima calata del 10% e il giorno successivo aumentata del 10%, quindi le perdite sono state recuperate, ma non è così. Se un’azione vale 100, con una perdita del 10% va a 90. Con un guadagno del 10% (su 90) va a 99. Questo dice la matematica, e questo succede.

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